Una collezione formata da oltre 4000 pezzi tra buste, registri, mazzi, pacchi, scatole, che si dispiegano su una superficie di oltre 500 metri lineari di scaffalatura. L’Archivio Storico di BPER Banca è stato dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” nel 2005 dalla Soprintendenza Archivistica dell’Emilia Romagna, ed è “bene culturale” e per questo sottoposto alla normativa di tutela prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. (D.L. 22 gennaio 2004, n.42).
Gli archivi bancari, per la rete di rapporti che intessono con le aziende del territorio, non sono “solo” archivi d’impresa ma bensì archivi trasversali, perché consentono la conservazione di informazioni indirette sugli operatori economici con cui sono entrati in relazione. L’Archivio Storico di BPER Banca raccoglie documenti dalla fondazione della Banca, avvenuta nel 1867, e racconta la memoria e la testimonianza del cammino percorso in oltre 150 anni di attività costituendo una fonte preziosa di informazioni sul passato di BPER Banca e delle banche che, nel corso del tempo, sono state incorporate nel Gruppo. La memoria dei diversi Istituti, legata per lungo tempo ad un territorio e quindi portatrice di informazioni preziose per la storia economica e sociale di quello stesso territorio, è così salvaguardata dall’Archivio Storico di BPER Banca.
BPER Banca, come istituto capofila di un importante ed esteso gruppo bancario, ha il compito di tutelare, preservare e valorizzare la memoria degli istituti acquisiti, perché solo con la consapevolezza delle proprie radici e della propria identità si possono superare le divisioni e progettare un futuro comune.
La presa d’atto del valore del proprio passato, e quindi delle carte che di tale passato sono la testimonianza, è portatrice di una nuova consapevolezza nelle classi dirigenti aziendali una “responsabilità culturale d’impresa” attraverso la quale diventa possibile superare il divario tra proprietà privata e interesse pubblico, ribadendo da un lato il valore culturale del patrimonio documentario prodotto, e quindi l’interesse pubblico per la sua tutela, dall’altro la necessità per l’impresa, di impostare una strategia di valorizzazione del proprio lavoro e della propria storia.