Questo dipinto, dai chiari riscontri con le nature morte caravaggesche, è caratterizzato da un’impaginazione barocca, in opposizione alla visione minuta e lenticolare dei pittori più antichi del genere. La luce, che batte di taglio, evidenzia ogni riflesso sulla spessa superficie dei frutti, ritaglia gli orli luminosi dei cavoli, dei carciofi e delle foglie di vite accartocciate, indugia sui chicchi dell’uva, perfettamente rotondi e turgidi di succo sotto la buccia tesa. Questa natura morta, dalla visione è appassionata e coinvolgente, appartiene a una fase matura dell’artista giacché appare stilisticamente vicino alla Venditrice di ortaggi di Pommersfelden, data 1642, e alla Natura morta con lepre della Pinacoteca di Monaco, firmata e datata 1648.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.