Il riferimento a Cristoforo di questa preziosa anconetta, completa della cornice originale, si basa sul confronto con le tarsie e con il grande affresco con il Giudizio universale nel duomo di Modena. Massimo tra i maestri lignari in Emilia, è documentato dal 1449 al 1453 in relazione alla decorazione dello studiolo di Leonello d’Este nel palazzo di Belfiore a Ferrara e tutta la sua successiva attività testimonia i suoi rapporti con Piero della Francesca. Rispetto all’esasperata geometrizzazione dell’unica opera pittorica legata con certezza al suo nome, la Madonna della colonna firmata e datata 1482 (Modena, Galleria Estense), in questo altarolo le chiare forme del razionalismo prospettico toscano si intridono di una morbida luce che proviene dal fondo e si espande nel dolce paesaggio collinare scivolando sui volti dei personaggi individuati in modo naturalistico.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.