L’immagine si qualifica per una notevole perfezione formale raggiunta tramite una pennellata liquida che accompagna lentamente il modellato. Se da un lato il rimando, per quanto riguarda la tipologia della santa, trasognata in dolce meditazione, è evidentemente ai modi di composto classicismo di Marcantonio Franceschini, dall’altro tale particolarità di fattura presenta una sintonia di risultati con il classicismo romano post marattesco, di un Sebastiano Conca ad esempio. Giuseppe Marchesi è definito da Renato Roli “tra i più vivaci e liberi adepti della cerchia franceschiniana”. Marcantonio Franceschini è sicuramente il modello a cui si ispira il Sansone, aderendo a un integro classicismo. La datazione della tela è da collocarsi negli ultimi anni del terzo decennio del secolo.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.