Il dipinto, realizzato nel 1907, mostra come Jules Van Biesbroeck sappia utilizzare il repertorio stilistico e culturale aggiornato sulle esigenze della ormai diffusa sensibilità simbolista. L’opera di può considerare come dichiarazione a favore di quella autonomia e priorità delle ragioni estetiche che da tempo orientava il lavoro di molto intellettuali. “La Bellezza” rappresenta una figura allegorica: era l’idea, innanzitutto, che doveva guidare l’operazione artistica. In alto a sinistra la parola greca “kalos” richiama un “bello”  della classicità che evocava la condizione mitica e atemporale. La figura femminile è accostata a un pavone, in maniera distinta, ma integrata, suggerendo l’integrazione tra la natura umana  e quella animale. Il semplice impianto iconografico è arricchito da una scelta cromatica ricercata e preziosa: colori irreali, prevalentemente freddi e cangianti.