L’episodio raffigurato, soggetto inusuale, mostra Abramo nell’atto di spiegare al figlio Isacco, suo unico figlio, a lungo desiderato e promessogli da Dio, le ragione del sacrificio di cui dovrà essere vittima. Isacco è fiduciosamente disposto ad accettare il martirio propostogli. In basso a destra le fiamme si dipartono dal braciere che darà fuoco alla catasta sacrificale e L’attribuzione a Ercole Graziani si dimostra del tutto pertinente sulla base del confronto con altri dipinti dell’artista, come la pala raffigurante San Mauro che guarisce gli storpi in San Procolo a Bologna, caratterizzato da un’analoga scioltezza di pennellata. Ancora più stringente risulta il paragone con dipinti “da stanza” appartenenti a una fase del pari inoltrata nella carriera del Graziani, ad esempio quello conservato in collezione Molinari Pradelli a Merano di Castenaso, raffigurante Giuseppe che spiega i sogni.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.