Il pittore rappresentò frequentemente la campagna meridionale e la vita agreste che in essa si svolgeva, facendosi attento descrittore dell’ambiente natio e dando origine a quadri di genere al centro dei quali collocava gli animali più mansueti e più vicini all’attività pastorale. In questo dipinto, le tre caprette in primo piano sono dipinte con la solita esuberanza cromatica carica di luce, di verità, di rilievi papabili che le fanno risultare più belle della realtà, nobilitando anche ciò che in natura è umile e semplice. In secondo piano, fra gli alberi, sta per raggiungere le caprette una contadina che porta un cesto sulla testa. Alle sue spalle, in lontananza, il mare e uno scorcio di paese sono realizzati con una pennellata veloce, quasi abbozzata, con brillanti effetti di luce.