La tela è un dipinto che riprende e, in parte, modifica, su richiesta di un qualche committente privato, l’impianto della grande pala per il duomo, realizzata nel 1762. In questa pala d’altare, Vellani guarda indietro, alle grandi composizioni dei Carracci, ma le restituisce attraverso una gamma cromatica azzurrina, memore dei bolognesi Franceschini e Dal Sole, e con una pennellata sfaldata, attenta a sottolineare le silhouettes delle figure con eleganza rococò. Vellani torna sullo stesso tema anche per il dipinto destinato a una collocazione meno ufficiale, senza rinunciare alla chiarezza narrativa, ma sviluppandolo in senso profano. Gli apostoli in questa tela ricercano, in funzione di una destinazione intima e raccolta, un atteggiamento pensoso e introverso, mentre la Vergine presenta una leggiadra torsione di sapore “barocchetto”. La data di realizzazione si pone dopo quella della pala d’altare, probabilmente intorno al 1765.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.