Un ritratto come questo non è difficile da trovare nelle raccolte pubbliche e private: questa tipologia di opera aveva il compito di divulgare le fattezza dei regnanti e venivano da essi donati ai sottoposti in segno di particolare favore o spediti in segno di amicizia agli esponenti delle altre casate. Il taglio compositivo, l’espressivo volgersi di tre quarti del volto, la resa dell’armatura e della sciarpa e l’esibizione del bastone del comando rimandano alla ritrattistica aulica che, a queste date, ha il suo massimo esponente in Justus Suttermans, attivo soprattutto per i Medici a Firenze. E’ attivo per gli Estensi per un breve periodo, dal 1649 al 1653. L’età dimostrata da Francesco I, che sembrerebbe aver passato di poco i quarant’anni, pare ricondurre l’esecuzione del prototipo proprio agli anni in cui Suttermans era presente a Modena.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.