Il dipinto rappresenta il noto episodio evangelico secondo modi particolari, poiché il Salvatore non è raffigurato in veste di ortolano, ma con le vesti che gli sono proprie e la bandiera cruciata che sottolinea il suo trionfo sulla morte, come compare in genere nelle immagini della Resurrezione. Obbedisce al racconto evangelico l’indicazione dell’ora mattutina, poeticamente espressa attraverso il chiarore rosato del cielo che scopre via via il paesaggio ancora immerso nell’ombra. La tavola è un’aggiunta significativa al catalogo del più importante pittore operoso a Bologna nella prima metà del Cinquecento. La datazione è da riferirsi sul finire degli anni venti del secolo, allorché l’artista si apre ai portati della cultura raffaellesca romana, soggiornando a Roma durante il primo decennio del Cinquecento.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.